Progeny: Il Figlio degli Alieni [2]
A partire dal suo folgorante capolavoro, l'anarchico e irriverente Society, Brian Yuzna ci ha fatto subito capire come, secondo lui, si doveva intendere il cinema horror. A partire da questo tassello, sono poi entrati in scena uno dopo l'altro una serie di personalissimi titoli che comprendono il bel seguito di Re-Animator e un terzo capitolo della saga de Il Ritorno dei Morti Viventi, relativamente migliore dei suoi precedenti, per non parlare di quel gioiellino psicobizzarro che era The Dentist, fino ad arrivare a questa ardita incursione nel cinema di fantascienza dove il regista, in collaborazione con Stuart Gordon, elabora la sua versione del Alien Abduction ovvero il rapimento alieno, mescolato in una sorta di omaggio parallelo a Rosemary's Baby.Ovviamente Yuzna, che ha sempre lavorato con budget irrisori, evita effetti speciali complessi, limitandosi alla collaborazione del sempre fidato Screaming Mad George per delle fugaci e schifosissime apparizioni aliene nei vari flashback dei due protagonisti, lui medico, lei agente immobiliare. I due, mentre stanno facendo l'amore, vedono una luce azzurra e per loro il tempo si ferma per un paio d'ore, giusto quanto basta agli alieni per fecondare Sherry. Il marito Craig, però, attraverso l'ipnosi scopre tutto e in un graduale viaggio nella paranoia decide di intervenire personalmente per fermare la disgustosa maternità. Penalizzato da un impianto televisivo, Progeny è tuttavia un film dotato di una grande tensione e un'ottima sceneggiatura, una di quelle che con poco ti tiene incollato allo schermo. Arnold Vosloo convince appieno nella parte mentre Jillian McWhirter buca lo schermo con un fisico mozzafiato. Persino Brad Dourif, che dopo l'exploit di Qualcuno volò sul nido del cuculo, si è trasformato in un modesto caratterista di B-movie, riesce a dare una buona interpretazione dell'ufologo vittima alla fine della sua stessa crisi di coscienza.Ma il pezzo forte del film è sicuramente il finto video russo con la nascita dell'alieno, pochi minuti che mostrano la bravura di Yuzna nel regalare il vero orrore, anche nei film di fantascienza.