La Maschera del Demonio [1]
Il Dottor Chomas ed il suo aiutante Gorobek, devono andare a Mosca per prendere parte ad un importante congresso medico. Mentre attraversano un bosco spaventoso che dovrebbe far guadagnare tempo ai due viaggiatori, essi si fermano ad osservare una vecchia cappella semidistrutta ed al suo interno trovano un sarcofago antichissimo che contiene il corpo mummificato di una strega giustiziata come eretica un secolo prima. Attaccato da un pipistrello, il professor Chomas rompe la teca di vetro che copre il volto della strega, ferendosi la mano e facendo scivolare sul viso di quest'ultima alcune gocce di sangue, che, involontariamente ne risvegliano il suo spirito vendicativo. Piena di rabbia e bramosa di vendetta, la strega, cercherà la sua pronipote per poter rinascere in lei. Questa in poche parole la trama del capolavoro gotico di Mario Bava, che con La Maschera del Demonio firma uno dei migliori horror di sempre, pregno di atmosfere magiche e fonte d'ispirazione per una serie infinita di grandi registi fra cui Tim Burton e Martin Scorsese (e scusate se è poco!), i quali ne hanno sempre ammirato lo splendore visivo e le magnifiche immagini che la meravigliosa fotografia dello stesso Bava esalta fino a far entrare l'arte pura - pittorica e non - in un film di genere, cosa quasi impensabile per il periodo.Oltre alla parte artistica anche sul lato prettamente Horror la sequenza iniziale è davvero terrificante e all'epoca deve aver fatto tremare molti corpi. Infatti la strega viene uccisa con un forte colpo di martello che le conficca una maschera nel volto e che la dovrebbe tenere lontana dal mondo dei vivi. Questa sequenza fu sicuramente scioccante per il periodo, visto che invece della solita ellissi o di un cambio di prospettiva, Bava mostra in modo chiaro la maschera che si conficca nel viso della donna, aggiungendo anche una cospicua dose di sangue che schizza in modo davvero realistico e cruento (tenendo sempre presente che si tratta di un film del 1960). Un'altra scena memorabile è quella della rinascita della strega: Bava con un budget irrisorio e con un gioco di specchi e luci riesce a rendere perfetta la trasformazione, senza lasciare dubbi sulla sua capacità di creare arte con quasi niente. Come si può poi non parlare della prova di una grande Barbara Steele, che nonostante i tanti film fatti, non riuscirà più ad arrivare a questi livelli, merito anche questo, del gran lavoro di Bava che riesce in ogni inquadratura a far uscire l'anima dell'attrice, con dei giochi di luce e con una fotografia eccelsa che fa entrare nel mito lo sguardo feroce della strega. Ogni scena resta indelebile nella memoria, solo in altri rarissimi casi un film (non solo horror) riuscirà ad essere così corposo, pieno di tensione ed atmosfera, che troneggia sulla seppur buona storia, facendo capire ai più che il cinema è - anche - fatto di immagini splendide ed emozionanti.In conclusione una pellicola mitica, che ogni amante della settima arte deve conoscere ed avere nella propria videoteca. Immenso.