The Act of Seeing with One's Own Eyes di Stan Brakhage (Cortometraggio)4.00
of 51 Vote.
In greco con la parola Autopsia si indica propriamente l'atto di vedere con i propri occhi, frase con cui il filmmaker sperimentale Stan Brakhage ha intitolato una delle opere cinematografiche più disturbanti e insostenibili della storia del cinema.
Liscivia di Francesco Niccolai (Cortometraggio)3.00
of 51 Vote.
Agnese è una ragazza in apprensione per le condizioni di salute del suo compagno. Si confida con un'amica che le consiglia di affidarsi ai metodi oscuri di una specie di maga del posto.
La decadenza del genere Found Footage passa anche attraverso titoli come questo. Non fraintendetemi, non considero The Banshee Chapter un prodotto deca(sca)dente, ma se, all'inizio, il film sembra ammiccare al mockumentary con sprazzi gentili di Paranormal Activity, dopo i titoli di testa, fortunatamente, la cosa sembra fermarsi qui.
Qualche volta ti capita di vedere un corto e resti come il tizio della barzelletta che voleva sapere qualcosa che lo facesse sentire triste e felice contemporaneamente.
Se ora mi trovo qui a parlarvi di questo film, non è tanto per esprimere giusto il mio parere verso una pellicola che ho visionato, quanto per farvi conoscere un prodotto che dire che sembra caduto nel dimenticatoio sembra quasi un eufemismo, se messo a confronto con la difficoltà richiesta per trovarvi delle informazioni a riguardo.
Cosa c'è dopo la Morte? L'eterna domanda trova una sarcastica risposta in Aftermath, il piccolo capolavoro di Nacho Cerdà, appena mezz'ora di durata, quanto basta perchè l'inferno trovi la sua massima rappresentazione, una rappresentazione fatta da celle murarie e tavoli da sala operatoria intrisi delle nostre interiora.
Sì, avete letto bene: Cabin fever 3 - Patient Zero dovrebbe essere una sorta di antefatto alle vicende immortalate dalla celebre pellicola di Eli Roth, in realtà l'unica cosa che ha in comune è il titolo e la malattia necrofaga della pelle.
Se pensate che questo film non centri nulla con un sito come Splattercontainer probabilmente non avete neanche lontanamente un'idea dell'incubo atroce vissuto da Solomon Northup, nero libero del Nord America, violinista e felicemente sposato con una bellissima moglie e due splendidi figli.
Alex Chandon, già regista di un video dei Cradle of Filth, realizza questo baraccone horror splatter facendo interpretare a Dani Filth, leader del gruppo metal, la parte del demone che funge da elemento unificatore per tutti e quattro gli episodi del film.
La multinazionale Omnicorp, leader nel campo della tecnologia robotica, sta sperimentando tutta una nuova serie di robot da combattimento di ultima generazione in zone di guerra, la loro efficienza è massima e l'azienda, nella persona del suo presidente Sellars, ha intenzione di portarla in USA per metterla a disposizione delle forze dell'ordine.
Le Schede Film di Splattercontainer sono il più ricco database di film Splatter & Horror disponibile in rete: oltre 3.000 titoli con registi, autori e cast. Fai click qui!